L’inquinamento indoor è uno dei problemi silenti che l’umanità sta affrontando nella nostra era e che ci riguarda da vicino. Lo viviamo ogni giorno, all’interno delle mura domestiche, nelle scuole e negli edifici pubblici, così come a lavoro e in ufficio.

Il problema esiste ed è bene che tu lo conosca e approfondisca per sapere come difenderti al meglio: ogni famiglia, anche la tua, dovrebbe informarsi per contrastare l’inquinamento domestico e porre rimedio gli effetti negativi sulla salute.

Ho volutamente usato la parola silente perché la problematica dell’inquinamento all’interno di case e ambienti lavorativi è subdolo: non si vede, spesso non si percepisce, quindi difficilmente lo si riconosce come tale.

E’ più facile puntare il dito contro la problematica dell’inquinamento atmosferico anziché su quello domestico, forse perché di quello esterno si sente spesso parlare nei media. Eppure gli studi dicono che il problema dell’inquinamento dell’aria indoor può scatenare effetti negativi sulla nostra salute fino a 7 volte superiori rispetto a quelli che ci provocherebbe l’inquinamento esterno, che impatta direttamente su suoli e risorse idriche.

Non è un caso se negli ultimi tempi nell’ambito delle costruzioni di nuova generazione, dove si pone attenzione alla tematica della salubrità in casa, si è fatto un gran vociare della sindrome da edificio malato.

In questo articolo approfondisco per te le principali cause dell’inquinamento domestico per aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza sulla loro origine ed i rischi di salute connessi. Inoltre, leggendo l’articolo scoprirai quali sono i migliori rimedi e le azioni quotidiane che ti aiuteranno a contenere il problema dell’inquinamento indoor. Pronto? Buona lettura ?

I principali inquinanti indoor nell’aria di casa

Le cause dell'aria insalubre in casa

Quali sono quindi i fattori che gravano sullo stato di qualità dell’aria indoor?

Tra le principali cause di insalubrità dell’aria di casa:

  • agenti patogeni quali virus e batteri, sono presenti in casa perché introdotti da noi esseri umani dall’esterno, o perché circolano nell’aria;
  • polveri, costituite da minuscoli frammenti di sostanze e da microrganismi. Le dimensioni molto ridotte fanno sì che le particelle rimangano in sospensione nell’aria e quindi facilmente inalabili. Particolare menzione merita l’acaro della polvere, grandi solo ¼ di millimetro, pericolosi per l’uomo perché secernono dai loro corpi delle tossine in grado di provocare difficoltà respiratorie e anche scatenare allergie, se chi ne viene affetto è allergico;
  • inquinanti di origine biologica, come ad esempio pollini, muffe, alghe, protozoi e allergeni degli animali domestici. A questi, si aggiungono i derivati dalla saliva umana e degli animali domestici, i derivati da pelo e urina di gatti e cani, e la forfora umana;
  • inquinanti di origine chimica, tra i quali formaldeide, benzene,toluene, etanolo, tetracloroetilene, limonene;
  • amianto e gas radon, particolarmente pericoloso perché cancerogeno. Il radon staziona sul sottosuolo, e può entrare in casa da falle presenti sulle fondazioni o da fessure sulle pareti. Se presente sul suolo dell’abitazione, può essere isolato in fase preventiva di costruzione dell’edificio;
  • monossido di carbonio (CO), che deriva da combustioni non complete, ed è particolarmente nocivo per la salute dell’uomo perché una volta inalato si unisce all’emoglobina. Quindi se in presenza di camino o caminetto, si avrà una quantità di monossido di carbonio tanto maggiore quanto minore è la quantità di ossigeno;
  • saturazione di CO2 derivante dal processo di respirazione degli inquilini, a un sotto-dimensionamento della volumetria delle stanze rispetto alla quantità di persone in casa, e all’eventuale presenza troppo massiva di piante;
  • composti organici volatili (VOC), contenuti nel fumo di tabacco, in pesticidi, nei solventi e detergenti, nei profumatori per gli ambienti, negli arredi, nelle pitture murali e nelle vernici, oltre che nei cosmetici, deodoranti, adesivi e colle;
  • smog, che entra in casa da finestre o da spifferi permeanti serramenti che non sono perfettamente a tenuta;
  • umidificatori e condizionatori d’aria, dove la presenza di elevati valori di umidità e l’inadeguata manutenzione facilitano l’insediamento e la moltiplicazione dei contaminanti biologici che poi vengono diffusi negli ambienti;
  • livelli di umidità e di temperatura troppo alti, che contribuiscono alla formazione di muffe;
  • inquinamento elettromagnetico, connesso alla generazione di campi artificali;
  • geopatie del suolo;
  • ponti termici su parti strutturali e gradienti termici all’interno di stanze;
  • in generale, una ventilazione scarsa o insufficiente.

Buona parte delle problematiche è riconducibile ad elementi che sono frutto del progresso e del benessere odierno, quali  la generazione di energia, i trasporti e le industrie, e da materiali di scarsa qualità.

Quello degli inquinanti emessi dai materiali dell’abitazione è un problema da non sottovalutare, perché l’emissione avviene con continuità, diversamente da quelli legati alle attività umane (Raisa-Schiavon-Zechin, 2010).

Le principali fonti dell'inquinamento domestico indoor

Le principali fonti dell’inquinamento domestico indoor. Credits image Tudi.com

Per approfondire: Inquinamento indoor e Ministero della Salute: analisi delle cause

Rischio salute: i pericoli dell’inquinamento domestico

Mal di testa, irritazioni alla gola, bruciore agli occhi, fastidio e secchezza di naso, affaticamento, spossatezza, sinusiti e addirittura senso di nausea… possono essere alcuni dei sintomi che si possono manifestare in una casa con aria poco salubre.

Gli inquinanti che vengono respirati possono causare gravi danni alla salute umana colpendo sia i polmoni che il sistema respiratorio; finiscono nel sangue e poi vengono diffusi in tutto il corpo.

Rischi per la salute da inquinamento indoor aria di casa insalubre

I rischi per la salute dovuti all’aria di casa insalubre e inquinata sono reali. Credits image: lamiacasaelettrica.com

Disturbi apparentemente comuni quali raffreddore, tosse, disturbo all’olfatto e al gusto, e spossatezza, possono essere sintomi scatenati da una cattiva qualità dell’aria indoor in casa, o in ufficio, alla quale restiamo esposti per troppo tempo, con una troppo scarsa ventilazione.

E’ per questo che fai bene ad approfondire con scrupolo la portata dei disagi che possono essere causati dall’inquinamento esterno e interno, perché potresti attribuire alcuni dei disagi di salute sopra menzionati ad altre cause, quando invece il vero motivo è la frequentazione di un luogo insalubre.

Per approfondire: Tutto quello che devi sapere sull’inquinamento atmosferico

Si stima che respiriamo circa 20.000 di litri di aria al giorno. Ciò significa che più l’aria è inquinata, maggiori saranno le sostanze inquinanti che introduciamo nei nostri polmoni. (fonte Luxinternational.com)

Se a tutto ciò aggiungiamo che la maggior parte del tempo della nostra giornata la trascorriamo all’interno (secondo l’Istituto Superiore di Sanità la quota è superiore al 90%) allora la problematica prende ancora maggior rilievo.

Prova a pensare al primo conoscente che ti viene in mente che soffre di patologie sintomatiche, rinite allergica, asma. Non è così difficile, vero?

Prova a pensare anche ad un amico o familiare del quale sai che trova fatica a concentrarsi a lavoro o nello studio, quando rimane per tempo prolungato all’interno di un ambiente al chiuso. Avresti mai immaginato che l’aria viziata avesse potuto avere un’influenza attiva da condizionare questi aspetti? Più una persona vi permane a lungo, più è facile che provi senso di spossatezza o nausea.

Curiosità: Quanto inquinamento c’è nelle nostre case?

Ora sai da ora quanto è importante mantenere l’ambiente indoor pulito da polveri, sgombero da inquinanti e ben ventilato.

Infografica problemi salute da inquinamento aria indoor

I principali effetti sulla salute da inquinamento dell’aria indoor. Credits image Public Health England

L’attenzione verso i pericoli da inquinamento indoor va acuita specialmente quando si hanno in casa anziani, bambini e malati cronici, per i quali una esposizione a lungo termine a sostanze inquinanti e allergeni, specialmente in condizioni non bilanciate di umidità e temperatura, può accelerare e aggravare patologie respiratorie e cardiocircolatorie.

Sindrome da edifico malato (sick building syndrome)

Quanto appena descritto circa le conseguenze sulla salute che soglie troppo elevate di inquinanti indoor possono causare, è anche riconosciuto come “sindrome da edificio malato“.

Cos'è la sick building syndrome e come porvi rimedio

La sindrome da edificio malato, il cui acronimo è SBS, è una vera e propria malattia riconosciuta dall’OMS e coniata per descrivere una serie di sintomi accusati dagli occupanti di un edificio che sono avvertiti e avvertibili solo durante la fase di permanenza all’interno della struttura, e passano in fretta quando al di fuori dell’edificio, nei casi di esposizione non prolungata superiore alle 24 ore continuative.

E’ ormai convenuto che la sick building syndrome scaturisce nei casi in cui la qualità dell’aria indoor non è buona, perché non sufficientemente ricambiata, a causa di una ventilazione scarsa o inadeguata

“Alcuni ricercatori (Seppanen e Fisk, 2004) attraverso un’analisi della letteratura scientifica sull’argomento, hanno evidenziato che la scarsa ventilazione ha un significativo impatto su molti aspetti della vita umana e della salute dell’uomo” (Raisa-Schiavon Zecchin), è quindi plausibile pensare che una scarsa portata di ventilazione possa accentuare sintomi di SBS, una bassa percezione della qualità dell’aria, allergie respiratorie e asma.

Per approfondire: Sindrome da edificio malato: cos’è e come difendersi

Altre cause complementari allo scarso ricambio d’aria, che contribuiscono al manifestarsi dei sintomi da sindrome da edificio malato, sono condizioni non idonee di illuminazione, rumorosità ambientale e la presenza di inquinanti, nello specifico:

  • di tipo chimico, di provenienza interna, quali formaldeide, VOC e monossido di carbonio;
  • di provenienza esterna, quali particolato, smog e inquinanti aerodispersi che possono entrare dalle finestre;
  • di origine biologica, come batteri, muffe e pollini.

I malesseri possono essere associati a determinate stanze o settori, oppure generalizzati all’intera costruzione. (cit. Raisa, Schiavon, Zecchin). 

Il poco comfort e i sintomi si hanno generalmente nell’arco di ore di esposizione ad ambiente poco salubre e può essere associato sia a condizioni di temperatura e umidità non ideali, sia dalla presenza di inquinanti presenti nell’aria.

I pericoli derivanti dalla sindrome da edifico malato, aggravata da condizioni di temperatura e umidità non ideali

Da studi e indagini, come nei lavori illustrati da Wargocki (2006) è emerso che il senso di disagio da SBS può comportare oltre ad irritazione ad occhi, naso e gola anche mal di testa e anche un calo di attenzione e concentrazione sul lavoro, con un’incidenza significativa sulle prestazioni fisiche e mentali a lavoro, ad esempio quando sei spesso seduto in una postazione di lavoro in ufficio.

Leggi anche: Inquinamento indoor e quadro normativo

Questo si traduce anche in una diminuzione della resa scolastica quando il problema da sindrome dell’edifico malato si riversa nell’ambito di edifici scolastici.

Problemi e conseguenze sulla salute da sindrome da edifico malato e inquinamento indoor

Solitamente effetti di tipo acuto sulla salute umana, come raffreddori, irritazione della cute, sensazioni olfattive sgradevoli passano una volta allontanati dall’ambiente insalubre senza conseguenze di tipo cronico. E’ fortemente consigliato conoscere questa problematica, della sindrome da edificio malato, in crescita costante a partire dagli anni ’60.

Nonostante la tanta informazione e formazione, la presenza di effetti sulla salute e sulla produttività legati a SBS continuano a permanere per due cause principali:

  • le cattive condizioni igieniche dei sistemi di climatizzazione e trattamento dell’aria, che non vengono adeguatamente puliti e manutenutati, diventando luogo privilegiato di insediamenti di batteri e virus;
  • la scarsa ventilazione all’interno di edifici di nuova generazione costruiti con i criteri di isolamento che ne innalzano la classificazione energetica. Il poco movimento d’aria non riesce a smaltire la concentrazione di inquinanti.

Sappi che la sindrome SBS non è l’unica conseguenza dell’inquinamento indoor. Sono infatti riconosciuti come disagi da aria insalubre all’interno degli edifici anche la Building related illness (Bri) come disturbo riferito alla presenza di sostanze contaminanti nell’ambiente indoor domestico, e la Multiple chemical sensitivity (Mcs).

Ora che conosci i disagi, ti spiego come iniziare a prenderne traccia, per capire se vivi o lavori all’interno di un edificio salubre o insalubre.

Cerchi una soluzione per una ventilazione costante? Posso aiutarti, sono uno specialista vmc.

Come rilevare gli inquinanti indoor nell’aria di casa

Abbiamo parlato  dei principali responsabili dell’inquinamento indoor all’interno di un’abitazione, di come sia importante conoscerli per contrastarli.

Un nemico lo si combatte meglio quando ha un volto, è quindi importante poter rilevare la presenza degli inquinanti dell’aria di casa.

Alla ricerca dei responsabili dell’aria domestica inquinata! Come dei veri detective. Credits image: Scottishairquality.scout

E’ nelle tue possibilità poter rilevare il tasso di inquinamento dell’aria di casa grazie ad opportuni strumenti di rilevazione, di cui qui ti faccio un accenno e per i quali ti rimando a specifico articolo se intendi approfondire.

Approfondimento: Guida alla scelta del miglior misuratore della qualità dell’aria di casa

Devi sapere che esistono sensori di qualità dell’aria con costo compreso tra i 100 e 250€ max, sufficientemente validi da poterti dare delle indicazioni che potrai ritenere idonee, relativamente alla rilevazione dei principali parametri di inquinamento domestico:

  • temperatura;
  • umidità;
  • CO2;
  • polveri sottil come PM 2.5 e PM10;
  • VOC (composti organici volatili)

Lo strumento che segue è uno dei più acquistati sia dal privato sia dal professionista. Si chiama IGERESS e misura PM10 e PM2.5, formaldeide e composti organici volatili (VOC), le sostanze contenute in materiale di consumo che normalmente si trova all’interno delle nostre case.

Rilevatore di formaldeide CO2 PM2.5 PM10 e VOC IGERESS

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IGERESS - Misuratore della qualità dell'aria, rilevatore di formaldeide...
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Come porre rimedio all’inquinamento domestico: soluzioni

Soluzioni all'inquinamento dell'aria indoor

A fronte della problematica dell’inquinamento indoor, la giusta domanda da porsi è: cosa fare per migliorare la qualità dell’aria in casa e nell’ambiente lavorativo?

Lascia che ti dica che esistono sostanzialmente due soluzioni con differente approccio:

  • preventivo, quando si è nella fase di ideazione, progettazione dell’edificio ed è possibile pensare all’isolamento dell’inquinamento dall’esterno e prevedere un opportuno sistema di ventilazione ben dimensionato;
  • curativo“, ovvero intervenire quando la struttura è già esistente e abitata, e quindi impensabile modificarla nella struttura.

Inquinamento aria indoor. Spendiamo circa il 90 percento del nostro tempi in luoghi chiusi

Inquinamento aria indoor: lo sapevi che spendiamo fino al 90 percento del nostro tempo in luoghi chiusi?

Ridurre l’inquinamento indoor partendo dallo stile di vita: facili rimedi

Partendo da quest’ultimo approccio di tipo contenitivo, esistono alcune soluzioni virtuose che puoi mettere in pratica da subito per contrastare i disturbi derivanti dall’inquinamento indoor.

Inquinamento indoor: rimedi e soluzioni facili

Ecco una lista di facili ed economici rimedi per ridurre l’inquinamento indoor. Parti dalle tue abitudini giornaliere.

Ti voglio suggerire alcuni accorgimenti che partono dall’analisi dello stile di vita e da una riorganizzazione delle azioni quotidiane e delle scelte di acquisto che compi, e che possono darti da subito un beneficio significativo riducendo il rischio di esposizione.

Sono azioni facili e dal costo contenuto, che partono da una riesamina dello spazio indoor che ogni giorni frequenti, e che puoi applicare da subito. Sto parlando di:

  • dotare le principali stanze di purificatori d’aria;
  • evitare di aprire le finestre nell’orario del traffico di punta, specialmente se si abita in città, per non far entrare smog e inquinamento atmosferico;
  • evitare di fumare in casa;
  • destinare stampanti laser e fotocopiatrici lontani dalle scrivanie e da luoghi di lavoro o di soggiorno;
  • contenere l’uso di colle e solventi;
  • lasciare le scarpe all’ingresso, evitando così di portare in casa microbi, allergeni e batteri che provengono dall’esterno;
  • passare frequentemente l’aspirapolvere. Se per le tue pulizie ti servi di  un aspirapolvere portatile o di una scopa elettrica, sappi che un dispositivo dotato di filtro HEPA aiuta a contenere la re-immissione di micro-pulviscolo in ambiente;
  • prevedere una regolare manutenzione dei sistemi di condizionamento (per evitare l’insorgere di muffe e spore) con la pulizie dei canali e la sostituzione dei filtri, e di riscaldamento con la pulizia delle canne fumarie e la manutenzione costante della caldaia;
  • sostituire divani e tappezzeria che non siano di materiale naturale;
  • preferire i detersivi naturali a quelli industriali;
  • inserire in casa alcune piante purificatrici dell’aria;
  • ridurre al minimo la presenza di moquette e tappeti, specialmente nelle zone quali il bagno (dove c’è alta umidità) e la cucina (dove circolano i vapori del cibo, ad alto contenuto di umidità e sostanze grasse aerodisperse);
  • mantenere gli ambienti domestici e dei luoghi di lavoro quali uffici sempre ben ventilati.

Approfondisci leggendo il nostro articolo di blog: Come purificare l’aria di casa e renderla più salubre

Si possono attingere a diverse strategie per contrastare e ridurre l’impatto negativo delle sostante inquinanti nell’aria di casa e migliorare le condizioni della nostra salute.

Qui sopra ne ho menzionate alcune e sono tra le più comuni e diffuse, azioni che puoi programmare di svolgere ciclicamente, delegando a professionisti quando opportuno (vedi pulizie dei sistemi di trattamento dell’aria e climatizzazione).

Ho trovato anche interessante, e non posso che consigliartene la lettura, quanto indagato dall’AAFA (fondazione americana per l’asma e l’allergia) a proposito dell’importanza del migliorare l’aria di casa a partire dalla cucina, per poi porre attenzione alla camera da letto e alla zona soggiorno.

E ricorda di usare l’estrattore d’aria, con scarico possibilmente convogliato all’esterno dell’abitazione, quando cucini.

Leggi ora: I consigli dell’AAFA per vivere una casa con aria salubre partendo da una buona gestione della cucina

Guarda le 3 immagini che seguono, i cui simboli sono intuitivi ed esplicativi, su cosa e quanto puoi fare per migliorare la salubrità dell’aria di casa.

Progettare una casa salubre con sistema di ventilazione forzato

Casa con aria salubre: pensare la nuova costruzione con sistema di ventilazione forzato e aspirazione centralizzata

La soluzione di tipo preventivo suppone invece che in fase di costruzione o di ristrutturazione del proprio immobile, si compiano azioni quali:

  • acquisto di arredamento ed elementi di arredo con materiale naturale, ad esempio con legno certificato, o almeno con etichette che ne attesti la provenienza (come l’EcoLabel);
  • informarsi sulle vernici e gli intonaci ed evitare quelli tossici, possibilmente prediligendo vernici a base di acqua e a basso contenuto di VOC (composti organici volatili);
  • verifica preliminare sulla eventuale presenza di gas radon e suo contenimento intelligente;
  • scelta di un sistema di riscaldamento moderno, possibilmente evitando il consumo di legna in casa, stufe a pellet e sistemi a biomassa, per i quali parte della comunità scientifica ancora nutre riserve sulla possibile produzione, seppur in minima parte, di inquinanti che devono essere opportunamente smaltiti con bocchette di aerazione. Lo sapevi che è oggi possibile vivere in una casa senza gas, riscaldandola in inverno con la sola fonte di energia elettrica, prodotta dai pannelli fotovoltaici?
  • inserimento di un sistema di ventilazione meccanica controllata, meglio se di tipo centralizzato con doppio flusso a recupero di calore;
  • predisposizione del sistema di aspirazione centralizzata delle polveri che espelle tutto il pulviscolo ad fuori dell’abitazione, senza ricircolarlo nella stanza, e che non innalza il livello di CO2.

La parte della progettazione e della costruzione di edifici che rispetta quanto appena elencato, ponendo attenzione sia alla riduzione dei consumi e delle emissioni, così come del benessere e del comfort degli inquilini, riguarda la branchia della bioedilizia, settore in crescita e a cui si dedica sempre più attenzione.

Sono tematiche molto delicate ed è importante conoscerle. Per questo ti faccio i miei complimenti se hai voluto compiere un passo in avanti per la salvaguardia della tua salute, e dei tuoi cari, informandoti ancora una volta tramite la lettura di questo articolo.

Non dimenticare che in caso di ingresso in nuova abitazione, specialmente se in fase di costruzione o manutenzione straordinaria, puoi decidere di investire parte del tuo tempo nel consulto di un esperto del benessere domestico che conosce le tematiche legate alla qualità dell’aria indoor e può consigliarti al meglio anche sugli impianti che gestiscono questo aspetto.

E tu hai esperienza di problemi legati all’inquinamento domestico? Se sì, li hai affrontati o li stai affrontando ora? Come ti stai organizzando? Lasciami un commento qui sotto, sarò felice di leggerlo e conoscere la tua esperienza.

Casa nuova o in ristrutturazione? Contattaci per informazioni e offerta di un sistema di aerazione forzato vmc.

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