Hai un impianto di aspirazione centralizzato e hai il timore che ci sia un problema sulla tenuta?

Se pensi che il tuo aspirapolvere centralizzato non abbia una prestazione come da aspettativa, o in poche parole se credi che non tira o che tira poco, questo articolo-guida è quello che fa per te.

I motivi per cui un impianto di aspirazione non ha la potenza che ti aspetti possono talvolta derivare da una mancata tenuta dell’impianto.

All’interno dell’impianto infatti potrebbe essersi aperta una breccia, con conseguente perdita di aria, insufficiente tenuta e depressione.

Qualunque sia la ragione non devi disperare!

Siamo specialisti di settore e possiamo aiutarti a capire anche a distanza, telefonicamente o via mail.

Con i nostri consigli potrai poi procedere a risolvere il problema in autonomia, o a farlo risolvere dal tuo tecnico di fiducia (idraulico o elettricista), dopo avergli sottoposto le soluzioni consigliate in questa guida.

Buona lettura!

Possibili motivi per cui un impianto di aspirazione perde, non è a tenuta

Sono svariati i motivi per cui un sistema di aspirazione centralizzato non risulta a tenuta:

  • Tubazioni posate male, nello specifico a causa di un accoppiamento tubo/raccorderia (giunto, curve) non eseguito correttamente, o incollaggio non avvenuto a regola d’arte;
  • Movimenti/assestamenti importanti dell’edificio che danno luogo a brecce;
  • Tubazioni forate (ad esempio da fori di trapano, o tagliate con il flessibile da operatori che fanno lavori in casa);
  • Raccorderia bucata: questo può accadere su vecchi impianti che usano raccorderia non rinforzata. Su tratti verticali di particolare lunghezza infatti si possano creare, nel corso degli anni, fori dovuti allo sfondamento della curva da parte del materiale aspirato. In particolare questo avviene quando la curva non è sostenuta nel tratto inferiore da materiale di controspinta, es. cemento;
  • Contropresa non completata, non a tenuta, come le nostre controprese aspiranti. Approfondisco questo caso più sotto, nel corso dell’articolo.

curve e raccorderia aspirazione centralizzata

Le curve e i raccordi Aspiredil ( a sinistra) sono rinforzati e con uno spessore maggiore rispetto ai comuni raccordi di altre marche (a destra), rendendoli più resistenti a rotture e sfondamenti nei punti critici

Tieni a mente però che se l’impianto non tira, tira poco, o se offre una prestazione insufficiente, ciò potrebbe anche essere dovuto ad altri motivi, e non necessariamente ad una perdita dello stesso.

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Un impianto a tenuta può avere poca prestazione, o un calo di potenza, anche per i seguenti motivi:

  • Ostruzione linea aspirazione
  • Ostruzione linea di sfiato
  • Filtro saturo/esausto
  • Contenitore polveri pieno
  • Motore usurato/compromesso
  • Presenza di elementi che impediscono il completo flusso di passaggio d’aria nel tubo flessibile, l’accessorio di lavoro. Casistica capitata ad un nostro cliente, al quale si è incastrata una matitina ikea di traverso, nell’impugnatura.

Aldilà di questa insolita casistica tuttavia è molto difficile che l’impianto di aspirazione possa ostruirsi aspirando oggetti piccoli.

Infatti, tutto ciò che passa il tubo flessibile, passa anche il tubo rigido poiché quest’ultimo ha un diametro interno di 46 mm contro i 32 mm del tubo flessibile.

Per approfondire: Guida pratica a come liberare un aspirapolvere centralizzato otturato

Rintracciare perdite con il metodo veloce grazie allo strumento vuotometro

Veniamo ora al sodo della questione: ti sto per spiegare come verificare la tenuta di un impianto aspirante con un metodo infallibile, che può adottare sia il cliente finale, l’utilizzatore, sia l’installatore di fiducia, elettricista o idraulico.

Questo metodo di rintracciamento di perdite nell’impianto di aspirapolvere centralizzato di un’abitazione, è particolarmente indicato su impianti già esistenti e avviati.

Nota bene che il vuotometro (strumento dal costo di circa € 60,00) velocizza le verifiche, ma i valori misurati vanno considerati solo come parametro di confronto nelle varie fasi di test, e non sono da ritenersi fedeli per eventuali confronti con i valori indicati sulle documentazioni.
vacuometro per misurare depressione impianto aspirapolvere centralizzato

Vacuometro

Per misurare depressione impianto aspirapolvere centralizzato

  • Scala -0/1000 mbar
  • Completo di raccordo tubo/presa con anello metallico conduttivo per attivazione impianto all’inserimento
  • Cassa in plastica Ø63, attacco radiale da 1/4
  • Completo di cuffia di protezione in gomma

59,00 €

Procedura con uso del vuotometro

vuotometro per misura tenuta aspirapolvere centralizzato collegato su presa aspirapolvere centralizzato

Vuotometro in funzione innestato su presa aspirante

Indipendentemente dal tipo di motore (tangenziale, secco o periferico), procedi innestando lo strumento vacuometro su una qualsiasi bocchetta aspirante dell’impianto (l’innesto sulla bocchetta avvia automaticamente l’impianto) e annota il valore rilevato dopo almeno 5 secondi di vuoto (solitamente la scala è in mbar, mmH20, pascal o altre unità di misura).

A seguire, scollega il tubo di aspirazione sulla centrale aspirante e rileva il valore sul raccordo della centrale stessa (se non è possibile con la centrale in opera, stacca la centrale dal muro).

Generalmente lo strumento è idoneo per l’accoppiamento sulle bocchette, mentre sul raccordo della centrale di aspirazione servirà adattare l’accoppiamento.

Se invece la centrale ha una bocchetta incorporata a bordo (spesso c’è), è possibile innestare il vuotometro sulla stessa (chiaramente serve poi isolare e tappare il raccordo di aspirazione).

vuotometro misura tenuta centrale aspirante

Vuotometro collegato con centrale spenta (sinistra) e con centrale accesa (destra)

In questo modo otterrai il valore di vuoto della sola centrale senza le tubazioni collegate!

Ora, se i valori di centrale e bocchetta sono pressoché uguali (mediamente il valore della bocchetta è inferiore del 5%), la tenuta dell’impianto è da considerarsi idonea.

Rimane comunque da verificare la tenuta al vuoto della centrale, la quale, con il raccordo di aspirazione tappato, non deve emettere aria sul raccordo di sfiato! Anche se si tratta di un’anomalia piuttosto rara.

Se il valore che hai rilevato su una delle bocchette del tuo impianto di aspirapolvere centralizzato risulta inferiore del 15/20%, o più, inserisci nuovamente il vuotometro su una qualsiasi bocchetta (la centrale può funzionare 20/30 minuti sotto vuoto e per la verifica sono sufficienti 5/ max 10 minuti).

Il motore incrementerà il n. di giri (anche maggior rumore se scollegato lo sfiato sulla centrale), a questo punto fai un giro sui vari locali della casa per rilevare eventuali perdite in superficie solitamente dovute a guarnizioni, fori su pareti ecc. (le perdite sotto il pavimento non si percepiscono a orecchio ma con strumenti particolari che gestiamo).

A volte una carente prestazione dell’impianto può essere dovuta anche alla linea di sfiato compromessa e si verifica con lo strumento anemometro, o in alternativa utilizzando il metodo “mano/orecchio”.

aspiratore centralizzato perdita di tenuta

Procedi così: scollega lo sfiato dalla centrale e simula una pulizia, se percepisci una maggior portata d’aria verifica che lo sfiato non sia ostruito, in particolare da retine sporche (se presenti retine nella parte terminale di espulsione in atmosfera, TOGLIERLE definitivamente!), o griglie esterne poggiate direttamente sul tubo di sfiato Ø50 invece che tramite un apposito aumento capacitivo interposto.

Verificare la tenuta di un impianto di aspirazione auscultando lo sfiato di espulsione aria della centrale

Un altro metodo è collegare la centrale aspirante all’impianto con le bocchette chiuse, se l’impianto è già completato, cioè prevede già le prese aspiranti, e quindi vale anche nel caso di impianto già funzionante e in uso.

Diversamente, se le scatole controprese sono già state predisposte ma non ancora completate con le bocchette, si consiglia di posizionare dei tappi (di cui parlo al paragrafo successivo).

Ecco la procedura da seguire.

Caso centrale con motore aspirante tangenziale

tubo di sfiato centrale aspirante

Il tubo di sfiato della centrale aspirante può essere posizionato sia sul lato destro che sul lato sinistro della centrale

Se disponi di una centrale aspirante con motore tangenziale la verifica sarà più agevole, affidabile e precisa.

Scollega il tubo di sfiato dalla centrale (se non è possibile individuare il finale esterno dello sfiato).

Tramite ponte elettrico sul contatto consensi bocchette, posto sulla centrale aspirante, avvia la centrale con le bocchette chiuse (questa operazione realizza il vuoto sull’impianto), ti ricordo che la centrale può funzionare 20/30 minuti sotto vuoto e per la verifica sono sufficienti 5/ max 10 minuti.

Il motore incrementerà il n. di giri (anche maggior rumore se scollegato lo sfiato sulla centrale), a questo punto posiziona una mano sullo sfiato.

Se l’impianto è a tenuta dopo 5 secondi circa non dovrebbe uscire aria (o comunque tale da non spegnere una candela a circa 30/40 cm).

Se esce aria fai un giro sui vari locali della casa per rilevare eventuali perdite in superficie solitamente dovute a guarnizioni, fori su pareti ecc. (le perdite sotto il pavimento non si percepiscono a orecchio).

Se esce aria, per avere una effettiva percezione di quella che dovrebbe essere la quantità di aria in uscita ed escludere l’eventuale perdita sulla centrale aspirante, è opportuno testare la centrale aspirante in questo modo: scollega dalla centrale anche il tubo di aspirazione (se non possibile servirà staccare la centrale dal muro), avvia la centrale, tappa con la mano (o posando un disco di plastica) il raccordo di aspirazione e intercetta l’aria in uscita.

Se la centrale non ha perdite non dovrebbe uscire nemmeno un filo di aria (e comunque avrete un parametro con e senza impianto collegato), diversamente se esce aria sarà necessario verificarne il motivo.

Caso centrale con motore aspirante thru-flow

Se la tua centrale monta un motore a secco o periferico la percezione può variare, in quanto il convogliamento dell’aria in uscita può essere più o meno ermetico, in ogni caso troverai una comparazione nelle stesse procedure viste per il motore tangenziale di cui ho scritto qui sopra.

Leggi anche: Manutenzione di un aspirapolvere centralizzato: le 3 regole d’oro

L’importanza di testare la tenuta dell’impianto aspirapolvere subito dopo la posa

testare la tenuta di un impianto di aspirazione centralizzata dopo la posa

È importante verificare che l’impianto di aspirazione sia a tenuta per avere il massimo delle prestazioni.

La verifica di tenuta andrebbe fatta opportunamente in fase iniziale quando si predispongono le tubazioni.

Se ti stai chiedendo infatti quale sia il momento migliore per fare un test di tenuta di un impianto di aspirapolvere centralizzato è proprio in fase di lavori, subito dopo la posa e gli incollaggi.

Procedura di verifica tenuta con tappi

Tramite dei tappi è possibile sigillare già in fase di cantiere le bocchette aspiranti.

Mettendo così l’impianto sottovuoto con un aspirapolvere collegato.

Se non hai ancora acquistato una centrale aspirante, puoi anche utilizzare un aspirapolvere portatile sufficientemente potente, o un aspirapolvere carrellato, collegato al tubo Ø50 di aspirazione.

Auscultando lo sfiato come da procedura descritta nel punto precedente, o facendo un giro dell’impianto prestando attenzione a sentire con l’orecchio se si sentono per dire d’aria, sarai in grado di capire se ci sono o meno delle perdite.

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Cosa fare se l’impianto di aspirazione fischia con “ultrasuono”

bocchetta a filo intonaco aspirazione centralizzata

Bocchetta per aspirazione centralizzata a filo intonaco

Restando in tema di perdite d’aria, una casistica da non escludere è quella legata all’impianto non completato.

Ci è capitato più volte nel corso degli anni di ricevere segnalazioni da parte di utilizzatori (specialmente di utilizzatori di impianti su nuove case) di captare dall’impianto in uso un suono ad alte frequenze, come una sorta di “ultrasuono”, un fischio ad alte frequenze, fastidioso.

In questo caso, quando si presentasse questa situazione, si è in presenza di scatole di aspirazione incassate a parete e mai completate.

Una scatola contropresa non completata con coperchio salva-intonaco non a tenuta, come la maggior parte delle scatole controprese aspiranti in mercato, tra cui anche le controprese da incasso per aspirazione centralizzata tradizionali modello Special in vendita sul nostro ecommerce Aspirastore.com, genera questo ultrasuono nel momento in cui l’impianto è in funzione.

Esistono scatole da incasso per aspirazione già complete di coperchio a tenuta: questo, se inizialmente può sembrare un vantaggio, si rileva nel tempo un contro perché in quel caso sarà davvero difficile identificare una bocchetta di aspirazione “sotterrata”, privando l’utilizzatore dell’impianto di un prezioso punto aspirante.

Individuare la scatola incassata sotto il filo intonaco sarà facile se in fase di lavori hai archiviato delle apposite foto.

Altrimenti dovrai procedere contattando l’installatore o l’impresa edile per conoscere i dettagli dell’impianto, risalendo così al progetto.

Se ciò non bastasse, una ricerca in prossimità dei canonici punti previsti per l’aspirazione, ricostruibile anche con l’aiuto di un tecnico specialista di settore, agevolerà l’identificazione del punto aspirante nascosto.

I punti aspiranti hanno disposizioni standardizzate (es. in prossimità degli stipiti delle porte, alla partenza delle rampe di scale..).

Anche in caso di bocchette completamente nascoste da intonaco e colore, sarà infatti sufficiente procedere battendo con il fondo di un cacciavite in prossimità dei presunti punti aspiranti finché non si sentirà battere vuoto.

Segno che si è trovata la bocchetta incriminata.

Conclusione

Può capitare di percepire un calo delle prestazioni dell’impianto, specialmente quando lo si utilizza da tempo.

Più difficile è percepirlo quando si inizia a utilizzare un impianto aspirante già compromesso.

Quello della ricerca di eventuali perdite d’aria, per una presunta tenuta non effettiva delle tubazioni, è una sfida che ora, avendo letto questo articolo, potrai affrontare senza paura.

E se non riesci a risolvere il tuo problema, ricorda che noi specialisti dell’aspirapolvere centralizzato di Aspirastore.com siamo a disposizione.

Contattaci liberamente per un consulto

Problemi con l’impianto di aspirazione centralizzata?
Igor Pizzinato

Igor Pizzinato

Specialista in impianti di aspirazione e ventilazione

Aiuto le persone a vivere una casa pulita e libera dalle polveri. Ho una laurea in Ingegneria Ambientale e sono appassionato di tecnologia, natura e camminate in montagna. Posso aiutarti a vivere una casa salubre affiancandoti nella scelta dei migliori sistemi di aspirazione centralizzata e ventilazione meccanica controllata (VMC) e migliorare così il livello di qualità di aria indoor nella tua abitazione.

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